La formazione e la crescita professionale: il caso di Christoph

In All, People by Alessia Marola

Anni: ho superato i 40

Hobby: il calcio e la corsa

Cibo preferito: amo la verdura anche se girando l’Italia in lungo ed in largo ci sono tante cose buone da assaggiare

Pregi: onesto, sincero, allegro, orgoglioso

Difetti: ogni tanto permaloso

La tua storia in Würth:

sono stato assunto nel 1995, ho iniziato come Product Manager nel Reparto Prodotto dove sono rimasto per 11 anni, assumendo anche la gestione dei Product Trainer.

In seguito ho ricoperto per 3 anni il ruolo di Responsabile Divisione Cargo, occupandomi di mettere le basi e scaricare a terra la strategia di Marketing, Prodotto e Sviluppo di questo segmento di mercato. In questi anni ho potuto frequentare percorsi di sviluppo a livello nazionale ed internazionale che hanno rafforzato le mie competenze e mi hanno permesso di conoscere e farmi conoscere anche colleghi di altre Würth nel mondo.

Nel 2010, forte anche dei percorsi formativi ricevuti, mi sono lanciato in una importantissima ed impegnativa avventura: quella di Amministratore Delegato della Linea Würth in Cina, seguendo 7 aziende, 1.100 collaboratori di cui 800 venditori e riuscendo in 4 anni a raddoppiarne il Fatturato.

Nel 2016 sono poi rientrato in Würth Italia dove tutt’ora ricopro il ruolo di Responsabile Vendite del centro-nord Italia di ca. 950 venditori e manager e di 75 Punti Vendita.

Il segreto del successo in Cina:

i 14 anni in Würth Italia mi hanno permesso di acquisire un concreto bagaglio di competenze, conoscendo perfettamente il mondo della Vendita e le sue dinamiche.

Questa esperienza e consapevolezza mi ha permesso di gestire ed avere successo anche in una cultura così diversa dalla nostra come quella cinese.

Cosa insegna un’esperienza di questo tipo:

ho imparato a gestire in maniera diversa le persone. Quando non capivo la lingua era lo stomaco che mi suggeriva come agire. Dovevo sviluppare un feeling con le persone ed anche leggere tra le righe. Questo ha sicuramente rafforzato il mio intuito. Dalla caparbietà e fame di successo dei cinesi ho imparato che “solo il più forte sopravvive” e questo ha rafforzato la mia determinazione e voglia di fare sempre meglio.

Com’è cambiata Würth Italia in tua assenza:

al mio ritorno ho trovato un’azienda sempre più determinata, innovativa con un forte orientamento allo sviluppo futuro.  Per me è stato importante aver ritrovato vecchi colleghi, ma averne conosciuti anche di nuovi: avere sempre questo mix è fondamentale per ogni azienda affinché ci sia il giusto connubio tra esperienza ed evoluzione.

Uno dei miei obiettivi infatti è proprio quello di sviluppare le persone, come è stato fatto con me. Per me le persone sono al centro: le persone ed il loro sviluppo professionale, che deve andare ovviamente di pari passo anche con uno sviluppo economico. Questo porta ad uno sviluppo delle performance e quindi tutta l’azienda a crescere.

L’azienda ha bisogno di crescere per continuare ad investire, soprattutto in persone. Quando sono entrato in Würth negli anni 90 avevo il timore di essere solo un numero in una grande azienda, ma questo è stato fin da subito smentito, mi è stato permesso di essere me stesso, di lanciarmi in nuove avventure, di dimostrare il mio valore.

Suggerimenti per chi volesse seguire le tue orme:

Bisogna cercarsi le sfide, come io ho cercato le mie. Il rientro in Italia è stato anche questo, per me, una nuova sfida, un rimettermi alla prova, un cercare nuovi stimoli.

Avere sogni e speranze è anche importantissimo, a volte più di tante qualifiche o certificazioni, perché sono il carburante che la mattina ti fanno alzare dal letto e ti spronano a fare sempre meglio.

Amo il mio lavoro e lo faccio con divertimento e passione; quando non sarà più così cambierò perché vorrà dire che non sarò più la persona giusta nel posto giusto.